Volontariato come logica dei “QUANTI PANI ABBIAMO?” anziché del “Cosa posso farci io?”
Dalla richiesta di Gloria, giovane mamma che dalla malattia oncologica diagnosticata al figlio a 15 mesi combatte per una” cultura del prendersi cura”, è nata la risposta dei volontari di Raggio di sole, Associazione che dal 1996 opera nel volontariato nell’ambito oncologico e che ha deciso, anche in questa occasione, di non girarsi dall’altra parte.
Volontariato di risposta. Non da soli. Non per vantare un merito. Insieme per garantire coinvolgimento, rispetto di competenze e capillarità.
La rete delle associazioni del territorio, delle istituzioni e dei servizi che hanno risposto ad un bisogno che interpella direttamente il cuore dei nostri affetti e dei nostri bisogni primari (la sopravvivenza…dei “cuccioli” d’uomo) è stato il generoso esito di chi si è prodigato, a titolo gratuito, volontario e con audace intraprendenza, a contattare e mantenere relazioni e affiancare concretamente bisogni.
Ecco dunque i molteplici livelli del volontariato di “Albero” (parzialmente visibile nell’Organigramma)
- l’equipe di coordinamento con alcuni membri del direttivo di Raggio di sole (Ylenia che ha cura certosina di verbali e registri, Alessandra della segreteria e con Marella e Danila del piano finanziario, di Gloria che instancabile cura social virtuali e reali), con Monica che co-ordina e le nuove volontarie che, forti delle competenze acquisite professionalmente, anche se ora in pensione, profondono idee e contatti;
- il gruppo dei volontari che operativamente predispongono e rendono fluidi i momenti di incontro delle famiglie nei laboratori, di quelli che hanno coadiuvato da remoto il gruppo di adulti e di quelli che “Manualmente” concorrono con prodotti creativi all’auto-finanziamento;
- tutti i professionisti che, pur non potendo chiaramente qualificarsi nel gruppo di volontari, hanno messo cuore, tempo, pure ridotto i loro compensi e permesso di allargare prospettive, tanto da diventare, di fatto se non formalmente, un efficace concorso di volontariato;
- parimenti e non ultimi i professionisti della salute fisica, psichica e d’integrazione sociale (ospedalieri e territoriali), sindaci, asssessori, consiglieri, la Conferenza dei Sindaci con il Piano di zona, il comitato genitori di Marano, l’Unione Montana Astico dei comuni e le varie associazioni con cui siamo entrati in contatto (Città della speranza, VillaFun for children, Il sole e l’Aurora, le Inner Wheel…)
Senza ognuno di essi, senza il dialogo che si è instaurato per poter dare risposte integrate alle famiglie simili a quella di Gloria del territorio del Distretto 2 dell’Aulss 7, non è possibile che l’”Albero” cresca: grazie di ogni, mai piccolo, contributo!
Ecco come racconta l’esperienza Marcella, co-artefice del completamento della richiesta del bando regionale e garante di un trait-d’union associativo ed istituzionale molto importante.
“All’inizio dell’anno scorso stavo decidendo di lasciare l’associazione “Raggio di Sole” perchè non sentivo più in me quella forza, quella voglia di essere d’aiuto che mi aveva accompagnato nei quasi 20 anni di partecipazione anche con ruoli diversi più o meno importanti: mi sembrava che il mio RAGGIO si stesse spegnendo e quindi ritenevo opportuno lasciare spazio ad altri raggi più forti e splendenti.
Proprio in questo periodo è arrivata in Associazione GLORIA la grande e dolce mamma con la sua esperienza di vita e di malattia del suo bimbo, ma soprattutto con una proposta ben determinata: CREARE UN AIUTO, un sostegno per i genitori e le famiglie che stanno vivendo la malattia di un proprio figlio.
Questa sua proposta ha riacceso il mio raggio e mi sono trovata anch’io sotto il nostro bell’ALBERO SPETTINATO.
Credo che anche gli altri volontari che pian piano si sono aggiunti al gruppo per collaborare nei laboratori e nelle attività abbiano sentito molto forte questo bisogno di affiancarsi a tante mamme come Gloria per aiutare ad illuminare con tanti piccoli raggi di sole il percorso non facile di chi vive la malattia dei propri piccoli figli.
Si sono aggiunte al gruppo persone senza che ne sia stata fatta loro esplicita richiesta, mamme, papà, nonne donne più giovani, professioniste del sociale e dell’ambiente sanitario in pensione…
Si sono avvicinate per dare il proprio aiuto e per collaborare, quando ottenuto il finanziamento dalla Regione del Veneto per realizzare un ampio progetto c’è stata la necessità di diffondere e approvare questo progetto presso i medici, nei Comuni del Distretto, nelle varie Associazioni, ma soprattutto per affiancare i terapeuti nei laboratori con i bambini lasciando così liberi i genitori per creare un dialogo fra loro e con gli psicologi.
Si sono aggiunte sotto la guida e la formazione dataci da Monica, la” project-manager”, ma soprattutto psicoterapeuta esperta della nostra associazione, che ha investito la sua energia nelle attività di raccolta, stimolazione e confronto di idee, gestendo l’oneroso progetto finanziato dalla Regione, “pro bono” come del resto tutte le volontarie.
Attualmente siamo un numero di 17 persone dedicate ai laboratori più una decina per l’equipe e altre per “Manualmente”. Anche se abbiamo avuto un periodo di stasi dovuto alla grave pandemia, stiamo riprogettando le attività in modo da poterle riprendere con le dovute precauzioni.
La gioia, la serenità e la dolcezza che troviamo nello stare insieme con questi bambini è il più grande appagamento che si può ricevere.
Sono sempre più convinta che fare volontario sia veramente un Raggio di sole nella nostra vita.
Aspettiamo nuove forze volontarie!!!”
FORMAZIONE VOLONTARI
TRACCIA PER UN PERCORSO DI VOLONTARIATO CON ALBERO SPETTINATO
Alcune riflessioni raccolte dalla esperienza diretta, dai terapeuti e da alcune volontarie per riferire quanto è possibile fare, e prima ancora essere come volontarie/i con Albero spettinato.
Questo scritto segue il video sulla “follia” del Volontariato in cui commento questo, in sintesi:
Follia del volontariato:
Da società dell’efficienza a disponibilità all’incontro = MISTERO
conosco e so tutto (società dell’IMMAGINE) mi apro all’ignoto con flessibilità e PUDORE
da principio di competizione (IO) Solidarietà (NOI)
schemi fissi e ripetuti (rigidità e PASSATO) Flessibilità del nuovo, apertura al FUTURO
interesse, GUADAGNO perdere per ritrovare umanità nella GRATUITA’
a distanza di sicurezza VICINANZA , empatia adulta
v.Alda Merini “Non voglio dimenticarti amore …
e bastava un’inutile carezza a rovesciare il mondo”
Ora sottolineo come l’innestare di questa folle novità i nostri giorni ci rende invece più maturi.